Risposte Quotidiane - Everyday Answers

La vita oltre l’abuso

di Joyce Meyer

La vita oltre l’abuso

Io ho subito abusi sessuali, psicologici, emotivi e verbali da parte di mio padre fin da molto piccola, fino a quando non me ne sono andata di casa all’età di 18 anni. Mio padre ha fatto molte cose terribili, alcune delle quali sono troppo ripugnanti per poterne parlare pubblicamente. Tuttavia, desidero condividere la mia testimonianza perché tante persone hanno vissuto le mie stesse esperienze e voglio che sappiano che se io ho potuto superare situazioni tanto difficili, anche loro possono avere speranza.

Soprattutto, desidero che tu sappia e che davvero comprenda che chiunque abbia subito abusi può riprendersi del tutto se sceglierà di affidare completamente la propria vita a Gesù.

Cosa significa “abuso”?

Con il termine abuso si intende “essere usati in modo errato o improprio; essere sprecati; utilizzare in modo tale da causare sofferenza o danno; essere trattati in maniera crudele”. Ogni volta che veniamo usati impropriamente o per uno scopo diverso da quello che Dio aveva pianificato, ne subiamo un danno. So che tante persone riescono a immedesimarsi in questa situazione. Forse per te che stai leggendo questo articolo, è come se io stessi raccontando la tua storia: tu sai bene cosa vuol dire vivere con un segreto terribile e ignobile, che ti consuma dentro.

Mio padre è stato un uomo malvagio e manipolatore per gran parte della sua vita. Era imprevedibile e instabile. A causa di ciò, l’atmosfera a casa nostra era sovraccarica di paura perché non sapevi mai se quello che stavi facendo lo avrebbe fatto infuriare oppure no.

Noi facevamo sempre quello che voleva lui e quando voleva lui. Guardavamo quello che guardava lui in TV, andavamo a dormire quando ci andava lui, ci alzavamo quando si alzava lui, mangiavamo quello che voleva mangiare lui… Ogni cosa, nella nostra famiglia, dipendeva dai suoi umori e dal suo volere.

Le molestie sessuali sono cominciate quando io ero molto giovane, e quando mio padre decise che ero abbastanza matura, passò agli abusi. Da allora fino a quando ebbi 18 anni, mi stuprò almeno una volta alla settimana. Mio padre, di cui avrei dovuto fidarmi e che avrebbe dovuto proteggermi, era la persona di cui avevo più paura.

Sensazioni di vergogna e solitudine

Tutto questo mi provocava una profonda vergogna. Mi vergognavo di me stessa e di quello che mio padre mi faceva. Avevo sempre paura. Crescendo, non vi era mai un luogo in cui mi sentissi al sicuro. Non possiamo nemmeno immaginare il tipo di danno che questo può causare a un bambino o a una bambina.

A scuola facevo finta di avere una vita normale, ma mi sentivo sempre sola e diversa dagli altri. Non riuscivo a integrarmi e non mi veniva permesso di partecipare ad attività extrascolastiche, eventi sportivi o feste, né di uscire con un ragazzo. Tante volte dovevo inventarmi delle scuse del perché non potevo mai fare niente insieme ai miei compagni di classe. Ho vissuto fingendo e mentendo per molto tempo.

Quello che avevo imparato dell’amore era, in realtà, una perversione. Mio padre mi aveva detto che quello che mi faceva era speciale e che agiva così perché mi amava. Diceva che tutto quello che faceva era buono, ma doveva essere il nostro segreto perché nessuno avrebbe compreso e, anzi, avrebbe causato problemi per la nostra famiglia. Così mi caricai del peso di non lasciare che la mia sofferenza causasse problemi in famiglia. Fintanto però che mantenevo questo segreto, non riuscivo a liberarmi di quel dolore.

Forse ti stai domandando: “Joyce, dov’era Dio in tutto questo?”. Egli era lì. Non mi ha tirata fuori da quella situazione quando ero ragazzina, ma mi ha dato la forza di superarla. Sì, mio padre ha abusato di me e non mi ha amata e protetta come avrebbe dovuto, e a volte ho pensato che nessuno mi avrebbe mai aiutata e che tutto ciò non sarebbe mai finito. Ma Dio ha sempre avuto un piano per la mia vita, ed Egli mi ha redenta. Ha preso quello che Satana aveva usato per farmi del male e lo ha trasformato in qualcosa di buono (ved. Romani 8:28). Dio mi ha liberata dalla vergogna e mi ha dato una doppia ricompensa (ved. Isaia 61:7).

Dio può guarirti e ristabilirti

Potrebbe sembrare impossibile, ma la verità di Dio mi ha resa libera da una vita di finzione e bugie, e ha ristabilito la mia anima. Io sono la prova vivente che niente è troppo difficile per Dio, e a prescindere da quello che tu hai vissuto o da quanto dolore ti sia stato causato, c’è speranza!

Ecco perché ti sto raccontando la mia storia. Devi sapere quanto Dio è buono e che vale la pena non arrendersi. Se affiderai la tua vita a Cristo e ti fiderai davvero di Dio, potrai ricevere una guarigione completa per poter vivere la vita che Gesù si è sacrificato per donarti. Non ti arrendere!

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