Tu hai “potere di delega”

Tu hai "potere di delega"

Eppure, io vi dico la verità: è utile per voi che io me ne vada; perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma se me ne vado, io ve lo manderò. —GIOVANNI 16:7

Oh, quanto sarebbe stato bello aver camminato fisicamente insieme a Gesù! Tuttavia, Egli disse ai Suoi discepoli che sarebbe stato meglio per loro se Lui se ne fosse andato, poiché solo così avrebbe potuto mandare il Suo Spirito a dimorare in ogni credente. Disse anche loro che, sebbene fossero tristi per il fatto che Egli stava per andarsene, avrebbero gioito nuovamente così come una donna che prova dolore durante il travaglio, poi gioisce dopo che il bambino viene alla luce.

Gesù sapeva che i discepoli avrebbero cambiato idea dopo aver sperimentato la gloria del Suo Spirito in loro e la potenza di cui disponevano in virtù del privilegio di usare il Suo nome quando pregavano. Egli stava letteralmente dando loro (e ha dato a tutti coloro che credono in Lui) il Suo “potere di delega”, vale a dire il diritto legale di usare il Suo nome. Il Suo nome prende il Suo posto; il Suo nome Lo rappresenta.

Gesù è già stato perfetto per noi e ha già compiaciuto il Padre per noi; pertanto, non siamo tenuti a pensare di dover sfoggiare un comportamento perfetto prima di poter pregare. Quando ci rivolgiamo al Padre nel nome di Gesù, possiamo confessare il nostro peccato, ricevere il Suo perdono e fargli conoscere le nostre richieste con audacia.

Quando un credente menziona per fede il nome di Gesù, i cieli si mettono sull’attenti.

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