Sii un “credente relazionale”

Ma ora, in Cristo Gesù, voi che allora eravate [così] lontani siete stati avvicinati mediante il (per mezzo del, nel) sangue di Cristo (Efesini 2:13, AMP)

In passato ero quella che definisco una “credente religiosa”, e in quel periodo chiedevo aiuto a Dio soltanto quando mi ritrovavo a dover affrontare una situazione che mi sembrava disperata, una crisi o un grave problema per i quali non riuscivo a trovare una soluzione da sola. Sempre in quel periodo, pregavo (anche se non tanto), ma pregavo solamente perché era la cosa “religiosa” da fare.

Quando diventai quella che definisco una “credente relazionale”, imparai velocemente che lo Spirito Santo viveva in me per essere il mio Consolatore, Insegnante, Amico, Aiutante, e scoprii di avere bisogno di aiuto per ogni cosa: dall’acconciarmi i capelli, al giocare a bocce, allo scegliere il regalo giusto per un’amica, al prendere le giuste decisioni, al superare le circostanze difficili e i problemi seri della vita.

Quando davvero compresi questa verità e mi resi conto che Gesù non si era sacrificato per farmi appartenere a una certa “etichetta” religiosa, ma per farmi instaurare una profonda, personale relazione con Dio, passai dall’essere una “credente religiosa” all’essere una “credente relazionale”. La mia fede non si basava più su quelle che io consideravo le mie “buone opere”, ma sull’opera di Gesù. Constatai che la misericordia e la bontà di Dio mi permettevano di essere in stretta relazione con Dio, per ricevere il Suo aiuto in ogni area della mia vita, per udire la Sua voce e per godere di un’intima comunione con Lui.

LA PAROLA DI DIO PER TE OGGI: Sii un credente relazionale, non religioso.

Facebook icon Twitter icon Instagram icon Pinterest icon Google+ icon YouTube icon LinkedIn icon Contact icon