Il modo migliore per amare gli altri e noi stessi

di Joyce Meyer

Sono convinta che, oltre al vangelo riguardante la salvezza attraverso la fede in Cristo, imparare a mettere in pratica l’amore sia la lezione più importante contenuta nella Parola di Dio, espressa nella Bibbia. Gesù dice che amare rappresenta il comandamento più importante (ved. Marco 12:28-31). L’apostolo Paolo scrive che l’amore è la cosa più grande (ved. 1 Corinzi 13:13), e dice a Timoteo che lo scopo del loro incarico è l’amore che proviene da un cuore puro (ved. 1 Timoteo 1:5).

Se mi fosse permesso di insegnare solo tre concetti per il resto della mia vita, il primo sarebbe che siamo salvati per grazia mediante la nostra fede in Gesù, e siamo così giustificati e resi giusti agli occhi di Dio. Il secondo sarebbe l’importanza di appartarsi regolarmente con Dio. Il terzo sarebbe ricevere l’amore di Dio, contraccambiare il Suo amore ed esercitare amore nei confronti degli altri.

Grazie al cielo, non devo limitare i miei insegnamenti a tre argomenti, ma dico questo solo per aiutarti a comprendere quanto importante io creda che sia il mettere in pratica l’amore. Dopo la conversione mediante la grazia, se ci focalizzassimo unicamente su questo, eviteremmo gran parte dei nostri problemi.

L’amore non fa del male a nessuno, e chi lo esercita non può essere infelice, poiché la sua mente non è incentrata solo su se stesso, ma su ciò che può fare per Dio e per gli altri. Come dico spesso, non possiamo essere egoisti e felici al tempo stesso.

Il tipo di amore di cui parlo non è carnale e non è un sentimento, anche se potrebbe implicare la presenza di sentimenti, ma si tratta dello stesso tipo di amore che Dio offre a noi: incondizionato, illimitato e potente. È anche definito la “legge regale” della libertà (ved. Giacomo 2:8), poiché chi davvero ama gli altri non violerà i comandamenti di Dio.

Se amiamo Dio così come dovremmo, Gli obbediremo con gioia, e uno dei Suoi comandamenti è che dovremmo amarci gli uni gli altri. Di fatto, Gesù afferma: “Io vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri. Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri. Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri” (Giovanni 13:34-35).

In Galati 5:13-15, l’apostolo Paolo sostiene: “Perché, fratelli, voi siete stati chiamati a libertà; soltanto non fate della libertà un’occasione per vivere secondo la carne, ma per mezzo dell’amore servite gli uni agli altri; poiché tutta la legge è adempiuta in quest’unica parola: «Ama il tuo prossimo come te stesso». Ma se vi mordete e divorate gli uni gli altri, guardate di non essere consumati gli uni dagli altri”.

L’amore è qualcosa che si può vedere e percepire, e che viene manifestato in svariati modi. Chi ama è paziente e non sospetta il male. Chi ama aiuta gli altri, è generoso e perdona velocemente. Questo è un elenco molto basilare, ma basterebbe riflettere anche soltanto su queste cinque qualità dell’amore e chiedere a Dio di aiutarci a metterle in pratica.

Tutti noi dovremmo diventare esperti nell’esercitare amore, anche se ciò richiede intenzionalità e dire regolarmente di no a noi stessi, sapendo però che la pace, la gioia e l’appagamento che ne riceveremmo sarebbero sempre di gran lunga superiori ai sacrifici fatti. Ricordiamo che Gesù disse che ciò che abbiamo fatto agli altri, lo abbiamo fatto a Lui (ved. Matteo 25:40, 45). Questa è un’affermazione forte, su cui vale la pena di riflettere.

Negli ultimi versetti di Galati 5, Paolo ci avverte del fatto che se ci mordiamo e divoriamo gli uni altri (ossia, se discutiamo e litighiamo gli uni con gli altri), potremmo fare del male a noi stessi. Oggigiorno sembra che gran parte della gente provi rabbia o risentimento riguardo a qualcosa, e i credenti non sono di certo immuni da queste sensazioni negative.

La rabbia è pericolosa perché può divorarci e consumarci, e spesso diventa l’unica cosa a cui pensiamo. La verità è che rimanere arrabbiati con chi ci ha feriti è come bere del veleno sperando che faccia male a quella persona. Come dico spesso: “Fai un favore a te stesso: perdona!”. In Efesini 4:34, inoltre, è scritto: “Siate benevoli e misericordiosi gli uni verso gli altri, perdonandovi a vicenda come anche Dio vi ha perdonati in Cristo”.

Questo rappresenta realmente il modo migliore di vivere. Quando viviamo in tal modo, mettiamo in pratica ciò che Paolo ci suggerisce in Galati 5:13-14, ossia di servirci gli uni gli altri, amando le persone così come amiamo noi stessi.

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