In quel giorno non mi rivolgerete alcuna domanda. In verità, in verità vi dico che qualsiasi cosa domanderete al Padre nel mio nome, egli ve la darà. Fino ad ora non avete chiesto nulla nel mio nome; chiedete e riceverete, affinché la vostra gioia sia completa. GIOVANNI 16:23-24
Quando il nostro figlio più piccolo andava ancora a scuola, talvolta lo affidavamo ad alcune persone di fiducia mentre Dave e io eravamo in trasferta. Per permettere loro di ricevere assistenza medica per nostro figlio, nel caso in cui ne avesse avuto bisogno durante la nostra assenza, dovevamo firmare un atto legale in cui dichiaravamo che queste persone avevano il diritto di usare il nostro nome in favore di nostro figlio, ossia di prendere letteralmente decisioni al nostro posto.
Questo è esattamente ciò che Gesù fece per i Suoi discepoli e, in definitiva, per tutti coloro che avrebbero creduto in Lui: ci ha dato il diritto di usare il Suo nome quando ci rivolgiamo a Dio in preghiera. Quando preghiamo nel Suo nome, infatti, è come se a pregare sia Gesù in persona. Questo privilegio sembra quasi troppo meraviglioso per essere vero! Possiamo crederci, invece, perché la Bibbia lo conferma.
Pensiero potente: io ho il privilegio e l’autorità di pregare nel nome di Gesù.