Scopri la libertà di vivere per Dio

di Joyce Meyer

Quando Dio mi ha chiamata a insegnare la Sua Parola, i miei familiari e amici non ne furono contenti. Nemmeno la chiesa che frequentavo lo gradì, e tante persone cercarono di farmi cambiare idea dicendomi chiaramente che, se avessi cominciato a insegnare la Bibbia, non sarei più stata ben accetta tra loro.

In pratica, mi fu chiesto di lasciare la mia chiesa locale perché Dio mi aveva chiamata a fare qualcosa per Lui che non rientrava nella dottrina tradizionale di quella chiesa. Al tempo, ne rimasi profondamente ferita, ma in seguito mi resi conto che Dio usò quell’allontanamento per far sì che io potessi imparare ciò che Lui voleva che imparassi e diventassi la persona che mi aveva creata per essere.

In Galati 1:10, l’apostolo Paolo disse: “Vado forse cercando il favore degli uomini, o quello di Dio? Oppure cerco di piacere agli uomini? Se cercassi ancora di piacere agli uomini, non sarei servo di Cristo”.

Prima di diventare un apostolo di Cristo, Paolo era stato un fariseo zelante e determinato, tanto che spesso perseguitò i cristiani. Ciò lo aiutò a comprendere, dopo avere ricevuto Cristo come suo Salvatore, che se avesse cercato l’approvazione delle persone, molto probabilmente non l’avrebbe ottenuta per via della sua reputazione come un uomo che dava la caccia ai cristiani per poterli arrestare e perseguitare.

Anche se Paolo era cambiato, così come lo sono tanti credenti oggi, la gente spesso non crede che siamo cambiati, ma continua a vederci come eravamo in passato e si rifiuta di vederci come “nuove creature in Cristo” (ved. 2 Corinzi 5:17). Dio, invece, vede chi e cosa diventeremo.

Il racconto della conversione di Paolo si trova in Atti 9:1-19, e penso sia importante inserirlo in questo testo, affinché possiamo vedere quanto profondo sia stato il suo cambiamento dopo il suo incontro col Cristo vivente. Lo esporrò a parole mie, ma ti consiglio anche di leggerlo da te nella Bibbia.

Paolo (che era noto come Saulo) era ancora intento a perseguitare e uccidere i discepoli del Signore. Era presente quando Stefano, un rispettato discepolo all’interno della Chiesa, fu lapidato, e forse lui stesso aveva lanciato qualche pietra. Aveva infatti ottenuto il permesso del sommo sacerdote della sinagoga locale di catturare e far processare a Gerusalemme coloro che scopriva essere credenti in Cristo.

Un giorno, mentre era diretto a Damasco, una luce dal cielo risplendette all’improvviso attorno a lui. “Caduto in terra, udì una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?»” (Atti 9:4). Saulo domandò chi gli stesse parlando, e il Signore rispose: “«Io sono Gesù, che tu perseguiti. Àlzati, entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare»” (Atti 9:5-6).

Coloro che viaggiavano con Saulo erano stupefatti perché non videro nessuno, eppure udirono la voce di Gesù e assistettero a ciò che avvenne a Saulo. Quando si rialzò, Saulo si accorse di essere cieco pur avendo gli occhi aperti, così dovettero condurlo a Damasco per mano. Rimase senza vedere e non mangiò né bevve nulla per tre giorni.

Nel frattempo, il Signore parlò a un discepolo di nome Anania a Damasco, dicendogli dove trovare Saulo e cosa fare. Anania ebbe paura perché aveva sentito parlare della violenta reputazione di Saulo, ma il Signore lo assicurò del fatto che avesse scelto Saulo come Suo strumento, così Anania andò a cercarlo.

Entrato nella casa in cui si trovava Saulo, fece ciò che Dio gli aveva detto di fare: impose le mani su Saulo e gli disse di essere stato mandato da Gesù per imporre le mani su di lui così che potesse riacquistare la vista ed essere riempito di Spirito Santo. In quell’istante, caddero dagli occhi di Saulo come delle scaglie e recuperò la vista; poi, alzatosi, fu battezzato. Rimase alcuni giorni con i discepoli che erano a Damasco e cominciò subito a proclamare il vangelo che fino ad allora aveva osteggiato, dichiarando che Gesù è il Figlio di Dio e lasciando di stucco tutti coloro che lo ascoltavano.

Che trasformazione! Scommetto che a molti di noi sarebbe piaciuto che la nostra conversione fosse stata tanto sbalorditiva, ma Dio sa ciò di cui ciascuno di noi ha bisogno. Sono infatti convinta che, per poter cambiare idea, a Saulo servisse un’esperienza davvero forte, e Dio gliela provvide.

Se noi faremo del nostro meglio per vivere per Dio e per seguire la Sua guida nella nostra vita, Lui farà lo stesso per noi. Dio ha un piano straordinario per te, e desidera che tu possa sviluppare tutto il potenziale che ha riposto in te. Per adempiere il Suo scopo, devi semplicemente scegliere di compiacere Dio prima di tutto e di liberarti dal bisogno di compiacere le persone.

 

 

 

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