
Di notte, mentre i discepoli attraversano in barca il mare della Galilea, scoppia una violenta tempesta. Se c’era qualcuno in grado di fronteggiare una tempesta a bordo di una barca, quelli erano Pietro e i discepoli. Dopotutto, erano abili pescatori e non era certo la prima tempesta che affrontavano. Ma questa era più feroce di qualsiasi altra avessero mai fronteggiato.
Vi è mai capitato di trovarvi in una situazione simile? Vi è mai successo di pensare di avere la situazione sotto controllo per poi rendervi conto che quella tempesta era diversa dalle altre? Beh, questo è esattamente ciò che è capitato ai discepoli: si trattava di.
Vedendo che i discepoli avevano bisogno di aiuto, Gesù “andò verso di loro, camminando sul mare” (v. 25). Mi piace tantissimo la nonchalance con cui la Bibbia riporta questo evento. Il verso non è scritto né in grassetto né con le lettere maiuscole; non c’è nemmeno un punto esclamativo. Gesù camminava sull’acqua, e non dovremmo sorprendercene. È come se Dio ci dicesse che è in grado di fare e farà qualsiasi cosa per raggiungerci quando stiamo soffrendo. Nessuna tempesta è così violenta da impedire a Dio di soccorrervi.